La nascita del Carro dei Giovani

 

Nel 1905 nascono i primi carri a conduzione familiare tra questi c'era il carro Pignoli e quello dei Manes, per lungo tempo corsero con questa modalità fino all'episodio dell' omicidio del cateniere del carro dei Pignoli che fece indignare il maggior esponente della famiglia Manes che decise di non prendere più parte alla tradizionale corsa col carro della propria famiglia e di conseguenza la corsa non venne disputata fino alla fine della prima guerra mondiale.

Alla fine della prima guerra mondiale alcuni giovani del paese decisero di riunirsi dando vita all'attuale carro dei giovani.

Nel 1918 dopo un breve periodo di sospensione la tradizionale corsa dei carri tornò ad essere effettuata, ed alla tradizionale corsa presero parte per la prima volta la fazione dei giovani e la fazione dei giovanotti.

All'inizio i carri non erano colorati, i colori sopraggiunsero negli anni 60, prendendo spunto dalle bandiere delle squadre calcistiche, i giovani decisero di adottare i colori Bianco-Celeste che sono anche i colori che caratterizzano il mantello della Madonna di Costantinopoli Patrona del paese e in onore della quale si corre. Nel corso degli anni ci sono state delle famiglie che sono state promotrici nell'allestimento del carro, queste erano: la famiglia Pignoli, la famiglia Galasso, la famiglia Flocco, la famiglia Casolino, la famiglia Musacchio e la famiglia Cardone.

Nei primi anni venivano usati buoi presi in prestito dalle famiglie sostenitrici del carro, buoi utilizzati per lavorare i campi durante l'anno, solo i più veloci e i più resistenti venivano utilizzati per la gara. Successivamente con l'avvento delle nuove tecnologie, i trattori sostituirono i buoi nel lavoro dei campi e così i carri non potendo più attingere al prestito dei buoi da parte delle famiglie sostenitrici, dovettero iniziare ad acquistare i buoi .

La specie di bue adatta allo svolgimento della tradizionale corsa dei carri e la podolica, specie che viene allevata in alcune regioni del sud Italia in particolare in Calabria, buoi che vengono utilizzati per il trasporto dei tronchi dalla montagna alla valle.

Uno dei periodi d'oro del carro dei giovani fu dal 1918 al 1929 e successivamente dal 1964 al 1974, periodi di grande soddisfazione e giubilo per i sostenitori del carro. Protagonisti di queste grandi vittorie in particolare nella decade che va dal 64 al 74 sono il memorabile "Freccia" bue dalle caratteristiche sovrannaturali e lo stoico "Zì Nicola" bue che prese il nome da una canzone dell'epoca "per cantare ci vuole Zì Nicola" e che fece la fortuna di un barista del paese che aveva questa canzone nel jukebox. Canzone gettonata diventata l'inno dei sostenitori bianco-celesti dopo una memorabile vittoria e che veniva ripetutamente ascoltata nel bar a suon di gettoni per prendere in giro i sostenitori del carro avversario.

Un altro periodo d'oro del carro dei giovani, più recente,è quello che va dal 2001 al 2004, i cui protagonisti sono l'insuperato Grifone, bue diventato l'incubo del carro avversario, e l'amatissimo Grazioso alias Bella Presenza, passato alla storia come il bue della riscossa che riportò il carro dei giovani alla vittoria dopo una decade di declino, per questo diventato un vero e proprio idolo locale.

Un episodio curioso avvenne nel 1968 quando il carro dei giovani conduceva la gara avendo alle calcagna il carro dei giovanotti, che in quell'anno sembrava avere una marcia in più, il cateniere del carro dei giovanotti condusse gran parte della gara appaiato ai cavalieri del carro dei giovani esortandoli a fare largo affinché il proprio carro potesse sorpassare e ottenendo dagli stessi risposte del tipo "passa se hai forza", questa situazione andò avanti sino all'arrivo concludendosi con la vittoria dei giovani.

Uno dei sorpassi storici avvenne nell'anno ''77 quando il carro dei giovani riuscì a sopravanzare il carro dei giovanotti utilizzando la seconda strada in terra battuta nei pressi dell'attuale stadio comunale.


L'articolo è stato curato integralmente da Carlo Musacchio e Francesco Sensitivo